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Seminari

Contribuire al bene comune

27-28 settembre 2023

Report – Seminario della cattedra Cristianesimo e Società Contribuire al bene comune

Il Seminario, caratterizzato dall’intervento di ospiti di altissimo livello italiani e internazionali, si è svolto nell’aula “Benedetto XVI” e nell’aula “Alvaro del Portillo”, in un clima di grande impegno, cordialità e desiderio di approfondimento.

La prima giornata si è aperta con la partecipazione all’udienza del mercoledì di papa Francesco in piazza San Pietro. La discussione pomeridiana, moderata da don Cristian Mendoza, si è aperta con l’intervento Lo sviluppo umano in dialogo con l’ecologia integrale dell’onorevole Patty L’Abbate (Camera dei deputati), docente di Ecological Economics and Management (corso di Laurea Magistrale in Economia e Management, Università LUM), incentrato sullo sviluppo sostenibile, sulla transizione da un’economia lineare ad una green e circolare e sull’importanza a riguardo di un approccio sistemico, del fattore umano e del coinvolgimento in prima persona. Si tratta di tutelare le risorse naturali e aumentare il livello di equità sociale ed economica, di disaccoppiare la crescita economica dal depauperamento del capitale naturale. Le sue slides si sono concluse con la visione di un brevissimo filmato, La città del vento, che ha spinto i partecipanti a riflettere sul problema ecologico: la città, di fantasia, è caratterizzata dal vento perpetuo emesso da grandi macchinari sotterranei, il quale si interrompe solo per il breve tempo di un “cambio della guardia” di chi li fa funzionare, perché poi tutto ricominci come prima. Il successivo intervento Diffondere l’educazione per uno sviluppo umano integrale del dottor Gigi De Palo, giornalista, scrittore e presidente della Fondazione per la Natalità e del Forum delle associazioni familiari, ha proposto un approccio innovativo alla Dottrina sociale della Chiesa specialmente per l’educazione dei giovani, fondato sulla testimonianza di vita personale. Ne ha proposto un modello all’uditorio tramite il percorso video Immischiati, che alterna brevi clip video di film famosi e commenti di Dottrina sociale. A conclusione della giornata, l’intervento La rilevanza del bene comune nell’azienda dell’onorevole Lorenzo Malagola (Camera dei deputati), segretario generale della Fondazione De Gasperi, concentrandosi sulla rilevanza del bene comune nell’azienda e nella politica. Del bene comune, tema molto caro al deputato, ha posto in evidenza il rapporto con la domanda quid est veritas?, molto importante anche per la politica – che non genera la verità ma deve conoscerla – e per il compito di questa di tutelare il bene del popolo. Nella seconda parte dell’intervento, ha proposto un’analisi della grande contrapposizione ideologica tra visione progressista e visione conservatrice, valida al di là dei confini italiani, imperniata sulla differenza quanto al riconoscimento o meno di un bene nella realtà e di un fine ultimo trascendente, un punto di esternalità ultimo che va oltre la storia.

La seconda giornata, moderata a turno da don Giulio Maspero e don Cristian Mendoza, è stata aperta da dal secondo con Responsabilità per e partecipazione alla rigenerazione del mondo, che si è concentrato sulla partecipazione dei fedeli alla vita politica come obbligo morale, sulla nascita di questa idea in papa Leone XIII e quindi sui cambiamenti determinati dal nuovo contesto sociopolitico seguito alla Seconda Guerra Mondiale, per recuperare il concetto e impiegarlo in modo nuovo, centrato sul bene comune intrinseco. L’intervento ha messo sotto esame, evidenziandone i limiti, altresì la tesi provocatoria di Chantal Delsol secondo la quale l’insistenza della dottrina sul bene comune ha portato i cattolici a dedicarsi di preferenza alla professione di funzionari dello Stato e non all’impresa, trascurando il profitto individuale. L’intervento Rivoluzione tecnologica, sicurezza e mercato libero per il bene comune del Dottor Paolo Ciocca, presidente di Open Fiber, ha presentato la connettività e soprattutto la presenza, la pervasività e l’impatto dell’IA in Italia e a livello globale dal punto di vista non del giudizio morale ma dello stato dei fatti, molto più profondo di quello visibile all’utente non specialista (nonostante l’IA sia stata svelata al pubblico tramite un’operazione che lo ha abituato ad essa grazie a ChatGPT, considerabile come la superficie di quello che già c’è) e già giunto al livello sia di un impatto molto problematico sulla libertà individuale sia di un concreto problema di sopravvivenza delle professioni intellettuali, che marciano anch’esse verso la disintermediazione tra grande azienda cyber e utente finale. Il Rev.mo prof. Giulio Maspero, in Liberalismo 2.0: diritti relazionali ha affrontato il tema dei diritti relazionali, del bene comune e del senso in cui intendere la libertà, evidenziando la molteplicità della libertà a cui tende il liberalismo (in contrapposizione all’uno dell’assolutismo) e che la libertà non va intesa in termini moderni come mera libertà di scelta (che può diventare perplessa e poi paralizzata). Il moderno ha fallito: meglio non il post-moderno ma il dopo-moderno. Con la Ror, studio sull’ontologia relazionale, si evidenzia l’importanza di una relazione che non sia uno Zero-Sum Game ma porti all’arricchimento reciproco. Non si può avere democrazia senza élite, che, insegnando al popolo, della democrazia sono il motore.

I lavori sono stati chiusi nel pomeriggio, in aula Alvaro del Portillo, dall’economista e docente Brian Griffiths, membro della Camera dei Lord e del consiglio di amministrazione di Goldman Sachs International, che ha cercato di spiegare come sia possibile rendere il bene comune una realtà pratica nella vita politica nel momento in cui si ha un’affermazione crescente del conservatorismo di destra, soprattutto in ambito europeo, con il quale bisogna trovare una via di comunicazione. Griffiths, che apprezza molto la Dottrina sociale della Chiesa e la Pontificia Università della Santa Croce, sostiene attivamente un approccio ecumenico a riguardo.



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